Grazie alla Teodora Film è uscito nelle sale italiane
il discusso film francese di Alain Guiraudie “Lo sconosciuto del lago”, premio
per la miglior regia al festival di Cannes nella sezione ‘Un certain regard’.
Il film, che contiene scene di sesso gay molto esplicite, esce in versione
integrale (il regista ha però precisato che i rapporti sessuali sono simulati e
che le scene con membri in erezione sono state girate da attori porno).
il discusso film francese di Alain Guiraudie “Lo sconosciuto del lago”, premio
per la miglior regia al festival di Cannes nella sezione ‘Un certain regard’.
Il film, che contiene scene di sesso gay molto esplicite, esce in versione
integrale (il regista ha però precisato che i rapporti sessuali sono simulati e
che le scene con membri in erezione sono state girate da attori porno).
L’anteprima milanese si è svolta al cinema Mexico, presenti il regista e Cesare Petrillo di Teodora, davanti ad una sala gremita.
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Un momento dell’anteprima milanese
Il film si svolge interamente ai bordi di un lago, su una
spiaggia frequentata da soli uomini, che si ritrovano tutti i giorni in quel luogo per incontri di tipo sessuale. All’inizio della stagione Franck conosce Henri, appena lasciato dalla moglie, che tutti i giorni si siede ai bordi del lago senza bagnarsi e senza parlare con nessuno. Tra i due nasce un’amicizia priva di connotati sessuali.
Dopo qualche giorno Franck conosce Michel, ottimo
nuotatore, fisico alla Mark Spitz, con cui inizia una relazione, benché Michel nasconda un pericoloso segreto, di cui Franck è a conoscenza.
Il film, che nella seconda parte si tinge di
giallo, non contiene nessun ruolo femminile, ed è privo di musica: solo il rumore del vento e della natura. Nonostante si svolga ai giorni nostri non si vede mai nessun dispositivo tecnologico: la solitudine dei personaggi viene riempita solo dagli incontri fugaci nel bosco.
Ogni sequenza si apre sul parcheggio, dove si
vedono le vecchie auto dei frequentatori del luogo, per poi spostarsi sulla spiaggia.
Dei personaggi non si sa nulla al di fuori di
quello che succede ai bordi del lago.
Inizialmente il film esce in una dozzina di sale: a
Milano al Mexico, a Roma in 3 sale, a Torino all’Ambrosio, a Genova all’Ariston, a Napoli al Filangieri, a Bologna al Rialto, a Firenze allo Spazio Uno, a Bergamo al Capitol, a Padova all’Astra, a Modena al Filmstudio.
Alcuni commenti:
“Da vedere” (Roberto Nepoti – La Repubblica
26/09/2013)
“Uno sconvolgente thriller erotico di incredibile
bellezza visiva” (L’Humanité)
“Un cinemascope maestoso a luce naturale, gli
infiniti riverberi del sole nel lago, la celebrazione mozzafiato del corpo maschile nudo, il sesso esplicito, rabbioso, nel bosco, un voyer masturbatore onnipresente: “Lo sconosciuto del lago” è un “A porte chiuse” tragicomico a cielo aperto. (J. Mandelbaum – Le Monde 18/05/2013)
“Lo sconosciuto del lago” è un film che parla del
desiderio, e delle sue possibili declinazioni, e lo fa nel microcosmo di una spiaggia gay distillando nelle sue immagini una potenza carnale di intensità struggente. (Cristina Piccino – Il Manifesto)
“Lo sconosciuto del lago”, grande film gay, diventa
un grande film tout court (Fabio Ferzetti – Il Messaggero)
“Il film è
ricco di idee visive semplici ma accattivanti e di dialoghi ben scritti e divertenti, oltre a offrire una riflessione incisiva e penetrante su alcuni aspetti dello stile di vita della comunità gay; sul rischio – anche quello della propria vita – visto come elemento sessualmente stimolante, a volte imprescindibile.”
Voto 7 (Alessia Starace – movieplayer.it)
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